Le direzioni provinciali, a partire dai primi di settembre, stanno inviando sempre più richieste di giustificazione dei movimenti finanziari. Lo strumento di accertamento è utilizzato in maniera più diffusa e per tutte le categorie di contribuenti, grazie al ribaltamento dell’onere probatorio in capo al contribuente. Si ricorda, infatti, che le ricostruzioni operate sulla base delle indagini finanziarie godono di una presunzione legale a favore dell’Amministrazione finanziaria, superabile solo con prova contraria posta a carico del contribuente, dovendo quest’ultimo dimostrare, in particolare, la riconducibilità dei versamenti a redditi dichiarati o legittimamente non tassati, indicando anche i beneficiari dei prelevamenti, ai sensi degli artt. 51, D.P.R. 633/1972, e 32, D.P.R. 600/1973 e la destinazione dei prelevamenti.

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