Premiato chi lascia l’auto casa e si sposta con i mezzi pubblici. Il nuovo disegno della Legge di Bilancio, bollinato dalla Ragioneria di Stato e ora al vaglio delle Commissioni del Senato sino al prossimo 8 novembre, prevede due nuovi incentivi a favore degli utenti del trasporto pubblico “al fine di incentivare” spiega la Relazione del ddl “l’uso dei mezzi pubblici e ridurre quello dei mezzi privati e di congestionare il traffico con benefici di carattere ambientale, con particolare riferimento alle grandi aree urbane”.

La prima consiste nell’estensione della detrazione al 19% alle spese sostenute per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale dall’IRPEF lorda, fino alla concorrenza del suo ammontare, per un importo delle spese stesse non superiore, in ciascun periodo di imposta, a 250 euro annui. A livello legislativo, la nuova detrazione verrà inserita tramite l’aggiunta della lettera “i-decies” all’art. 15 del T.U.I.R.

La seconda novità è, invece, rivolta ai cosiddetti “buoni TPL”, ove l’acronimo sta ad indicare il Trasporto Pubblico Locale, e consiste nella detassazione dei buoni viaggio rimborsati dal datore di lavoro al dipendente. Per la prima volta, infatti, è stabilito che le somme rimborsate dal datore di lavoro o le spese direttamente sostenute da quest’ultimo per l’acquisto dei titoli di viaggio per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale del dipendente e dei familiari non concorrano a formare reddito di lavoro dipendente, analogamente a quanto già oggi avviene per i “buoni pasto”.

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