La nuova web tax inserita nella prossima legge di bilancio avrà aliquota ridotta dal 6 al 3%, ritenuta da parte del committente (e non più a opera del gestore della carta di credito o della banca) e nuova soglia quantitativa per far scattare il prelievo, pari a 3 mila operazioni online nell’arco di un anno solare. Le prestazioni di servizi che vi saranno soggette saranno individuate con un decreto Mef, previsto entro il 30 aprile 2018. Ieri la commissione bilancio della camera ha dato il via libera alla proposta presentata da Francesco Boccia (Pd), che riscrive in gran parte l’istituto nella manovra di bilancio che approderà all’esame dell’aula mercoledì. L’aliquota sarà pari al 3%, cioè la metà di quanto stabilito da palazzo Madama (6%). Sparisce l’obbligo di «spesometro digitale», l’obbligo per professionisti e imprese che acquistano sul web servizi digitali di segnalare tali operazioni all’Agenzia delle entrate.

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