È sempre più consistente tra i giudici di merito la posizione contraria alla retroattività delle norme introdotte con l’art. 12 del D.L. n. 78/2009 per contrastare la mancata indicazione in dichiarazione dei redditi esteri. Secondo la parte prevalente dei giudici tributari (tabella a lato), tali norme non possono essere estese ai periodi d’imposta anteriori al 2009, il che comporta anche riflessi di un certo rilievo ai fini della voluntary disclosure.

L’art. 12 del D.L. n. 78/2009 prevede che:

  • gli investimenti e le attività di natura finanziaria detenute negli Stati o territori a regime fiscale privilegiato, in violazione degli obblighi di monitoraggio, ai soli fini fiscali si presumono costituiti, salvo prova contraria, mediante redditi sottratti a tassazione;
  • in tale ipotesi le sanzioni ordinariamente previste per le violazioni dichiarative sono raddoppiate;
  • per l’accertamento di tale presunzione gli ordinari termini di accertamento sono raddoppiati, così come sono raddoppiati i termini per accertare le violazioni commesse in tema di monitoraggio. 

Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi, Giorgio Gavelli – Marco Piazza