Tra le novità previste dalla direttiva 2017/2455 del 5 dicembre 2017, rientra una semplificazione per il commercio elettronico intraUe a partire dal 2019: i fornitori di servizi «b2c» via internet (musica, film, software, ecc.), entro il limite di 10.000 euro annui, potranno applicare l’Iva del proprio paese anziché quella del paese del consumo. La novità riguarda, almeno in astratto, anche i servizi di telecomunicazione e di teleradiodiffusione, che seguono la stessa disciplina dell’e-commerce diretto. Un’altra novità di rilievo riguarda i fornitori dei suddetti servizi che si avvalgono del regime speciale «Moss», i quali osserveranno le norme di fatturazione del paese in cui sono stabiliti. La direttiva non è ancora stata recepita dall’Italia, ma le relative disposizioni, vincolanti e precise, potranno essere comunque applicate secondo i principi e con i limiti statuiti dalla giurisprudenza comunitaria in materia di direttive «self executing».

Italia Oggi – Fisco