Il senato ha approvato definitivamente con 172 voti a favore e appena 34 contrari la riforma del fallimento, istituto che scompare dall’ordinamento italiano, sostituito dalla liquidazione giudiziale. Per il guardasigilli Andrea Orlando, che si appresta a istituire una commissione ministeriale (con il ministro del lavoro e quello dell’economia) per l’esercizio della delega prima dello scioglimento delle camere, «la legge ha lo scopo di preservare per quanto possibile il patrimonio imprenditoriale e finanziario di un’impresa, in modo da rafforzare la capacità imprenditoriale complessiva del paese. Allo stesso tempo l’obiettivo è ridurre i tempi». Per il presidente della commissione finanze Mauro Maria Marino è «uno dei punti veramente qualificanti di questo scorcio finale della legislatura, che dimostra ancora una volta la volontà del governo di innovare, riformare e contribuire fattivamente alla crescita del paese».

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